Supermercati Coop Trentino Vs Poli, chi vince la gara della convenienza?

Supermercati Coop Trentino Vs Poli, chi vince la gara della convenienza?

27 Giugno 2023 0 Di lorenzo

Oggi mi sono imbattuto in un volantino Coop Trentino dove già nella seconda pagina si pubblicizzava con grande enfasi il fatto che grazie allo “spirito cooperativo che ci guida da più di 120 anni[…] siamo al tuo fianco con prezzi giusti […]” il tutto “chiaramente” per tutelare il nostro potere d’acquisto“.

Le due pagine presenti sul volantino Coop Trentino dove si pubblicizzano i prezzi bassi dei prodotti a marchio coop con la solita retorica “allo spirito cooperativo”

Dato che questa retorica dello spirito cooperativo mi nausea da diversi anni perché almeno in Trentino e almeno per quel che riguarda le Famiglie Cooperative e le Casse Rurali a mio avviso non c’è quasi mai un’attenzione verso i soci o una convenienza reale ad esserlo, mi sono messo 10 minuti a ricercare e confrontare gli stessi prodotti con quelli del marchio Primia presenti sul sito di Poli.

Nel volantino di Poli e più o meno nello stesso periodo di promozioni non si fa riferimento ai prezzi bassi dei prodotti Primia, al contrario di Coop Trentino che li pubblicizza come se fossero prezzi introvabili altrove. In altre parole sembra che per Poli quelli siano prezzi normali, mentre dall’altra si vuole a tutti costi mostrare quanto sono convenienti, almeno questa è la mia impressione.

Sono riuscito a trovare gli stessi prodotti con le stesse grammature, quindi confrontabili senza se e senza ma. Unica eccezione il detersivo liquido: Coop ha un flacone da 1,5 litri mentre Primia ne ha uno da 3, in questo caso quindi ho preso come riferimento il prezzo al litro e simulato un acquisto di 1,5 litri di prodotto.


Come vediamo ad occhio, quindi, solo l’olio extra vergine di oliva Coop costa 20 centesimi di euro in meno rispetto a quello Primia.

Alcuni altri prodotti hanno esattamente lo stesso prezzo, mentre altri costano qualche centesimo in meno. Si tratta spesso appunto di pochi centesimi ma se il calcolo lo si va a fare in percentuale come sarebbe giusto fare e lo si rapporta ad una spesa completa o ad una serie di spese fatte mensilmente quei centesimi possono diventare tranquillamente decine di euro al mese.

Per completezza ho riassunto in tabella la simulazione di un acquisto l’acquisto di tutti questi prodotti a volantino per capire quanto avrei speso in Coop Trentino rispetto a Poli.

Grazie allo spirito cooperativo (si, sono sarcastico!), quindi, acquistando tutti questi prodotti avremmo speso 0,79 centesimi di euro in più in Coop, pari ad una differenza del 4,55%.

Una differenza che per una famiglia può valere centinaia di euro all’anno

Considerando che una famiglia di 4 persone difficilmente spenderà meno di 500 euro al mese di spesa (si lo so, sono pochi oramai), ne consegue che se su tutti i prodotti i prezzi in Coop Trentino fossero più alti del 4,5%, alla fine dell’anno quella famiglia avrebbe speso circa 2/300 euro in più.

I prodotti in questione sono acquistabili liberamente senza avere la cara Duplicard per Poli o la Carta in Cooperazione per Coop. In entrambi i supermercati vi sono prodotti scontati solo per i possessori di carta fedeltà (la chiamo così anche se in Coop si offenderebbero perché per loro “è molto di più”), unica piccola differenza è che la carta di Poli è gratuita ed ha pure un’app fatta piuttosto bene dove si può accedere a diverse promozioni, essere socio in coop costa 30/40 euro e la carta in Cooperazione che è la stessa che viene data anche ai “fortunati” soci delle Casse Rurali (li il costo per diventare socio aumenta di almeno 5 volte!) ha un’app inutile, e a parte qualche prodotto scontato e qualche scontistica che in molti casi si otterrebbe anche senza Carta in Cooperazione, non dà nessun tipo di valore aggiunto al cliente/consumatore.

L’attenzione verso i dipendenti

Le famiglie cooperative trentine sono (quasi) tutte associate a Sait che può essere vista come la “Cooperativa delle Cooperative”. Sait si è reso noto in questi anni per i licenziamenti e per le politiche ben poco cooperative attuate e per delle amministrazioni quantomeno discutibili.

Se non bastasse, la Federazione Trentina delle Cooperative ha recentemente disdetto il contratto integrativo provinciale per i dipendenti delle Famiglie Cooperative, cosa che per un dipendente medio significa più o meno 130 euro netti in meno in busta paga al mese.

L’attenzione di Poli verso i dipendenti non è diversa? Può benissimo darsi, ma se i prezzi sono più alti e l’attenzione verso i dipendenti è la stessa beh, tanto vale andare a fare la spesa dove costa meno!

Vi viene ancora voglia di sentire la storiella del buon Don Lorenzo Guetti o ne avete abbastanza così?

Io credo che se oltre a rigirarsi nella tomba riuscisse anche a uscire dalla stessa, i cooperatori attuali farebbero meglio a scappare dalla vergogna, se poi dovesse incontrare qualche cooperatore delle Casse Rurali non ne parliamo, ma questa è un’altra storia e ne parleremo!