E’ arrivato Chrome OS Flex e le prospettive sono interessanti!

E’ arrivato Chrome OS Flex e le prospettive sono interessanti!

28 Febbraio 2022 0 Di lorenzo

Qualche tempo fa avevo scritto un articolo su come installare Chrome OS su un vecchio PC attraverso il fantastico progetto Brunch. Continuo ad avere sul mio portatile il dual boot Windows/Chrome OS con questo sistema e non ho intenzione di cambiarlo, ma da pochi giorni si è aggiunta un’opzione interessante direttamente da Google che ho deciso praticamente subito di provare su qualche portatile datato che abbiamo nella scuola dove lavoro.

Come forse saprete, una delle alternative per utilizzare Chrome OS su un pc diverso da un Chromebook ufficiale era quello di installare Cloud Ready sistema sviluppato dapprima in maniera indipendente da Neverware e successivamente acquisito dallo stesso Google.

Lo scopo dell’acquisizione da parte di Google non poteva che essere quello di aumentare la diffusione del suo sistema operativo su un numero maggiore di PC compatibili ed ecco che, in versione Beta e quindi non ancora adatta ad essere messa in produzione è stato lanciato Chrome OS Flex.

Da cosa è diverso rispetto ad un normale Chrome OS

Come scrive la stessa Google Chrome OS Flex ha (per il momento) alcune differenze rispetto al Chrome OS che troviamo sui dispositivi certificati. Per quanto concerne le differenze più “sofisticate” possiamo dire che:

Caratteristiche per i più esperti

  • Chrome OS Flex non ha il secure Boot e non ha ovviamente un sistema per verificare se l’hardware e il sistema operativo installato siano verificati
  • L’aggiornamento del BIOS o UEFI non avvengono in automatico come invece succede con il l’originale
  • Chrome OS Flex supporta TPM (Trusted Platform Module) ma essendo l’hardware su cui è installato di vario tipo, i dati, pur essendo criptati potrebbero comunque essere più vulnerabili rispetto a Chrome OS

Badando al sodo invece:

  • Chrome OS Flex non supporta (al momento) Google Play e le App Android
  • Non supporta Parellels Desktop che significa che non può eseguire una WM Windows attraverso Parallels come è invece possibile fare (acquistando il sofware) su un Chrome OS nativo
  • Supporta in maniera limitata e solo su alcuni tipi di hardware le macchine virtuali linux, cosa che su Chrome OS è piuttosto comoda perchè consente di installare praticamente qualunque tipo di software nel caso in cui le applicazioni solo cloud fossero strette ad alcuni.
  • Essendo una versione beta e dovendo coprire moltissimi tipi di dispositivo si fa presente inoltre che alcune funzionalità (touch, webcam, tastiere ecc) potrebbero non funzionare correttamente

Google ha rilasciato una lista di dispositivi certificati ma va detto che per mia esperienza anche i dispositivi che non sono ora in elenco si comportano piuttosto bene con il nuovo sistema operativo.

Per quella che è la mia esperienza, posso dire che Chrome OS Flex si comporta bene con i seguenti dispositivi:

  • HP Probook 6550b
  • Acer Travelmate P253
  • Fujitsu Lifebook A557

Per questi 3 modelli non ho avuto nessun problema con audio, webcam o altro. L’avvio è veloce e tutto risponde piuttosto bene.

Installazione Chrome OS Flex (chiamato da Google Cloud Ready 2.0) su HP Probook 6550b

Ok anche con Asus Transformer Book T101HA ma…

  • L’audio interno non funziona così come non si sente nulla con delle cuffie Jack. Inserendo delle cuffie con microfono USB tutto invece funziona
  • La Webcam non funziona (ok con webcam USB esterna)
  • L’accellerometro fa quello che vuole: Se si mette il tablet in orizzontale, lo schermo si vede verticale e viceversa
  • Il touch sembra un po’ “pigro” , ma funziona

Perchè l’ho installato lo stesso?

Semplicemente perché nella mia scuola ci sono 25 tablet come questo, che con Windows 10 sono praticamente fermi e sostanzialmente inutilizzabili (tempi biblici per accedere con un utente di dominio, lentezza per qualunque operazione e ultimamente problemi legati ai drivers). L’uso che se ne fa nella mia scuola è un uso base, viene utilizzato soprattutto per navigare in internet, scrivere documenti e poco altro quindi ho preferito utilizzare un sistema più acerbo e con qualche bug ma veloce all’avvio e con un rapido login tramite le credenziali Google scolastiche.

Lasciare Windows su quelle macchine voleva dire praticamente scoraggiarne l’utilizzo anca da parte di quei docenti che avrebbero voluto fare didattica in maniera un po’ più evoluta.

Insomma: meglio un dispositivo che funziona per 4 cose e non funziona con 2 che servono poco rispetto ad un dispositivo che fa tutto ma in maniera lenta e ai limiti dell’utilizzabile. Ma ovviamente dipende dalle esigenze!

In primo piano Chrome OS Flex Installato su Asus Transformer Book T101HA

Prospettive future:

Già da ora i dispositivi con Chrome OS Flex potrebbero essere registrati come dispositivi aziendali (scolastici nel mio caso) acquistando una licenza Chrome Education Update (40 euro circa a dispositivo) ma essendo il tutto ancora molto acerbo la mia intenzione è di aspettare l’evoluzione di questo sistema operativo prima di fare eventualmente richiesta a chi di dovere. Certo è che una gestione centralizzata da Console di Amministrazione come già facciamo con i Chromebook Lenovo Flex 5 sarebbe l’ideale.

Prenderà piede?

Io penso di si, penso che a livello Education, a seconda ovviamente anche dei corsi di studio, i Chromebook possano essere un acquisto intelligente. Sono veloci, costano meno dei rivali, permettono una gestione precisa dalla Console e di fatto non necessitano di gestioni impegnative da parte di chi li amministra. Senza contare la comodità per l’utente di poter accedere direttamente con la propria e-mail istituzionale ed avere tutto già pronto!