Didattica online, perchè Google ha vinto su tutti

Didattica online, perchè Google ha vinto su tutti

8 Maggio 2020 0 Di lorenzo

Uno dei grandi temi di questi mesi di clausura forzata è stata per tanti la didattica a distanza. Un tema che ha diviso tanti e che soprattutto ha evidenziato delle differenze organizzative e strutturali tra le varie scuole.

Dall’annuncio della chiusura delle scuole, i dirigenti e gli insegnanti meno lungimiranti hanno pensato bene (?) di rimanere fermi, in attesa che la situazione migliori senza muoversi in nessun modo. Altre scuole hanno provato a correre ai ripari in fretta e furia mettendo in piedi qualche lezione online con gli strumenti più disparati (Zoom, Jitzi meet, gruppi whatsapp e gruppi Facebook). Chi ha saputo fare il proprio mestiere invece ha da subito individuato degli strumenti più adatti al contesto, strumenti che essenzialmente sono due:

  • Google Apps for Education
  • Office 365

Non mi posso pronunciare sul secondo in quanto non lo conosco a fondo ,ammetto una certa antipatia verso gli strumenti MIcrosoft che siamo (stati) costretti a usare quasi tutti sui nostri pc e molto spesso per i nostri Controller di Dominio. So di scuole che lo utilizzano con discreta soddisfazione ma non penso di dire qualcosa di sbagliato se affermo che lo strumento che va per la maggiore sia appunto Google Apps for Education.

Ma perché Google ha vinto su tutti?

  • Facilità di registrazione: l’adesione a Google Apps for Education (totalmente gratuita) richiede pochi passaggi e un minimo di conoscenza informatica. Basterà comunque seguire la procedura e
  • Una volta completata acquistare presso Google un dominio o in alternativa dare la prova a Google di essere proprietari del dominio che si richiede, lo si può essenzialmente fare in due modi: modificando il record MX nei DNS del proprio Hosting oppure caricando un file di testo nella root del proprio sito

La procedura di registrazione e di verifica richiede in genere pochi giorni, anche se nei vari forum si sono riscontrati dei tempi più lunghi dovuti probabilmente all’emergenza Covid e alla conseguente corsa alla registrazione di scuole che ancora non avevano aderito alla Suite

E dopo l’approvazione?

  • All’interno della stessa Suite si da la possibilità a tutti i componenti della scuola (docenti, studenti, collaboratori) di comunicare attraverso una mail istuzionale
  • Le riunioni (lezioni) possono essere fissate direttamente in Calendario e inserendo le persone o i gruppi di persone, agli stessi arriverà una mail con l’invito all’evento.
  • A differenza dei vari Zoom, Jitzi ecc, l’accesso alla riunione può essere limitato ai soli appartenenti all’organizzazione, quindi i vari troll che si sono moltiplicati e si condividono tra loro i link alle varie lezioni online per entrare e disturbare hanno vita molto corta, possono chiedere di partecipare, ma basta rifiutare l’invito, ben sapendo che tutti coloro i quali hanno un account istituzionale hanno libero accesso alle lezioni, tutti gli altri sono semplicemente da “buttar fuori”
  • Google Classroom: inclusa nella suite abbiamo questo ottimo LMS, che se integrato con gli altri prodotti Google (Moduli per esempio) da la possibilità di creare dei quid a domande aperte o chiuse abbastanza interessanti
  • Addio a Office: all’interno della suite abbiamo gli equivalenti di Word, Excel, Powerpoint. Dando quindi un’account istituzionale allo studente lo possiamo fornire anche di questi strumenti per creare i loro elaborati. Non li costringeremo quindi ad installare nulla sui propri dispositivi o (peggio) ad acquistare delle licenze Office a 100 euro l’una!
  • Nessun annuncio, nessuna profilazione: gli account GSuite for Education, esattamente come quelli Business, non sono soggetti a profilazione e non visualizzeranno annunci pubblicitari all’interno di Gmail ecc. Se la reputate cosa da poco provate a leggere cosa hanno scoperto gli utilizzatori di Zoom
  • Google è semplicemente Google!
    Il 90 e rotti per cento dei dispositivi in commercio è Android, per funzionare hanno bisogno di un account Gmail quindi perché complicare la vita all’utente? Sono probabilmente già abituati ad utilizzare quella posta e quei servizi, fornendo loro un account del tutto simile (ma migliore) ad un normale Gmail non dovremo spiegargli un granché, scusate se è poco!